sabato 6 marzo 2010

Imogen Heap (+ Back Ted N-Ted)

Roma, Circolo degli Artisti, 5 marzo 2010. Stasera è di scena Imogen Heap. Forse a molti il suo nome non dice granché, ma vi assicuro che alcune delle sue canzoni sono famosissime, per esempio Hide and seek (dall'album Speak for yourself), utilizzata in colonne sonore di film e serie televisive di grande successo, che Imogen ci canta da sola sul palco durante il richiestissimo rientro dopo la conclusione del concerto.

Imogen è fondamentalmente una musicista e una cantautrice, che, quasi per caso, ha pubblicato un disco (Details) in coppia con Guy Sigsworth, con il nome di Frou Frou. Difficile, tra l'altro, classificarla: come c'è scritto sulla sua pagina in Facebook, il suo genere si può definire (o forse non definire) "acoustic/ambient/alternative/does it matter?/electronic/folk/genre spongre/indie/no idea, clear?/rock/vocal/blaaaaa".

Personalmente, ho trovato particolarmente interessante innanzitutto l'allestimento di questo suo tour Ellipse (dal titolo del suo ultimo album), con il bellissimo albero stilizzato di legno che prendeva e dava luce al palco e ai musicisti e che in qualche modo aiutava il pubblico a immergersi in quella atmosfera un po' naturalistica e un po' new age che Imogen contribuisce a costruire con le sue canzoni.

In secondo luogo, ritengo straordinario che Imogen riesca a fare musica con qualunque tipo di oggetto, dai più sofisticati (computer collegati a strumenti musicali che riproducono e moltiplicano la voce) ai più semplici, un tubo di plastica, un portapepe, un carillon, delle campanelle, i cui suoni l'artista amplifica grazie a dei particolari microfoni che porta attaccati ai polsi.

Ancora, non mi aspettavo una persona così socievole, così simpatica e pronta a chiacchierare e a cantare insieme al pubblico. Mi ero fatta l'idea - poi chissà perché - di un'artista rarefatta e distante, che vive in un mondo tutto suo lontano da quello di noi comuni mortali. E invece Imogen ha mostrato forme di dolcezza e di cortesia che mi hanno sinceramente incantato.

Infine, ma certo non si tratta dell'aspetto meno importante, si deve riconoscere a Imogen il merito di circondarsi di artisti di grande valore, che certamente contribuiscono non poco a dare qualità e spessore alle sue performance. Mi è stato praticamente impossibile carpirne i nomi, a parte quello di Back Ted N-Ted, che ha anche aperto il concerto e di cui dirò qualcosa in più, ma è d'obbligo una parola di riconoscimento per la giovane musicista (pare si chiami Emma - grazie Giovanni!) che si alternava tra violino e percussioni e il serissimo, ma bravissimo, violista (li vedete nella foto qui a fianco, alla sinistra di Imogen; anzi se qualcuno ne conosce i nomi, vi prego di segnalarmeli!).

Infine, una nota per Back Ted N-Ted. È salito sul palco presentato dalla stessa Imogen, che ci dice di scegliere sempre con cura gli artisti che aprono i suoi concerti. Ed in effetti questo strano chitarrista, un ragazzotto dai capelli rossi, che con l'aiuto di un computer, riesce da solo a costruire complessi arrangiamenti on the fly, ha davvero conquistato il pubblico, facendo - credo - strage di cuori sia nella platea femminile che maschile.

L'energia che ha messo nella sua performance, il suo particolare modo di muoversi sul palco, l'alternarsi di melodie più intime ed altre più techno, la sua evidente timidezza accompagnata da una sincera sorpresa nel trovare un'affettuosa risposta del pubblico, lo hanno davvero battezzato beniamino della serata. Insomma, teniamo d'occhio Back Ted N-Ted perché magari ci riserverà delle sorprese...


Voto: 4/5

5 commenti:

  1. Concerto stupendo! ^^

    Piccolo aneddoto: dopo il concerto, come ogni venerdì, al Circolo era di casa Omogenic, serata GLBT molto popolata e popolare nella capitale.

    Rimasto lì con un amico, con mio assoluta sorpresa e sommo divertimento vedo Imogen e la sua crew che sono lì a ballare e divertirsi per una mezz'ora buona!

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  2. Bell'aneddoto! Devo dire che loro mi davano proprio l'idea di essere persone carine e che "non se la tirano"...

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  3. La polistrumentista si chiama Emma. Il cognome ancora è ignoto :)

    P.S. Lei era violinista, lui VIOLISTA

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  4. Grazie per le informazioni, Giovanni! Sorry per l'errore; sono una capra con gli strumenti musicali... ora correggo!

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  5. Thank you.

    http://www.facebook.com/pages/Back-Ted-N-Ted/133263536709689

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