venerdì 5 aprile 2013

I Croods


In un grigio pomeriggio di Pasquetta cosa c'è di meglio che portare i propri nipoti al cinema a vedere un bel cartone della DreamWorks?

Ed eccomi così, insieme a F. e G., rispettivamente 11 e 9 anni, al Warner Cinema di Casamassima, con i nostri occhiali per il 3D inforcati, a vedere I Croods.

Sono arrivata senza aspettarmi niente dal film, del quale tra l'altro sapevo pochissimo, praticamente nulla.

Invece l'incontro con questa scombinata famiglia di cavernicoli mi ha fatto trascorrere un'ora e mezza di pura allegria. I Croods (padre, madre, figlia adolescente, figlio, bimba che ancora gattona e nonna) vivono nella loro caverna perché il mondo là fuori è molto pericoloso e la lotta per la sopravvivenza è aspra. Tutto cambia però quando Eep, la figlia adolescente, attirata da una fonte luminosa, esce una notte dalla caverna e incontra Guy, un ragazzo che ha perso i genitori ed è in viaggio per sfuggire al cataclisma che distruggerà la terra dove vivono e trovare un nuovo posto dove stare.

Guy conosce il fuoco ed utilizza il cervello per sfuggire alle insidie del mondo circostante. È curioso e pieno di speranza per il futuro, oltre che capace di trasferire ai Croods, finora preoccupati solo della sopravvivenza, la meraviglia per la bellezza del mondo, attraverso la vista di un cielo stellato o un tuffo in un mare cristallino.

La storia e le ambientazioni risultano nel complesso piuttosto strampalate e non tutto si tiene. Però, il racconto è pieno di invenzioni e alcune delle situazioni risultano esilaranti e memorabili, al punto che io e mio nipote F. abbiamo continuato a parlarne fino al giorno dopo.

La lacrimuccia edificante per i bei sentimenti che uniscono la famiglia ma anche la necessità per Eep di affrancarsi per diventare donna non mancano e aggiungono valore all'insieme.

La DreamWorks ormai sembra partorire film d'animazione di qualità come producesse noccioline. Certo, le vette sono poche e ci sono film più riusciti e più equilibrati nel complesso rispetto a I Croods. Il risultato però è anche in questo caso accattivante e gradevole.

Voto: 3/5

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